Riportiamo indietro le lancette del tempo, ci basterebbero quindici anni, forse qualcuno in più: siamo quindi in un mondo in cui non esiste né Internet né Youtube, ecc. Bene, adesso mettiamo il cd, anzi meglio, il disco di un gruppo che si chiama Bo Weavil nel piatto. L’informazione che arriva è questa: è il suono più puro del Chicago Blues, per intenderci Muddy Waters, Howlin’ Wolf, Elmore James, Jimmy Reed … è un suono ruvido, scarno, essenziale, urgente, arriva diretto, non ti dà il tempo né lo spazio per mediare tra te che l’ascolti e le casse che lo emettono, pure viscere, insomma. Ma chi sono? Sono forse uno di quei gruppi oscuri della Chicago postbellica che, nonostante la loro grandezza, non sono riusciti a penetrare la barriera del successo commerciale e arrivare a un’audience più ampia dei bar del ghetto? ... Riportiamo le lancette ai nostri giorni: niente di tutto quello che avremmo immaginato attraverso l’ascolto di un disco; sembrerà impossibile, ma i Bo Weavil sono un gruppo francese, tre musicisti che chiuderanno l’edizione del 2013 del Mamma Blues. Una sola parola: Chapeaux!
Mathieu Fromont: guitar, vocal
Antonie Escalier: bass
Alain Baudry: drums