Con parole nette, dure e urticanti come le sue immagini, Gianluca Vassallo scrive: «Il mattatoio è il luogo in cui il rapporto Uomo/Bestia giunge a compimento, tappa conclusiva di un'alleanza monocratica: la bestia, nutrita per il tempo necessario, diventa poltiglia di sangue, materia prima. Null'altro che "cosa" a disposizione degli uomini. La stessa logica a cui risponde l'individuo agendo tra i Poteri che, interconnessi, formano i luoghi e i codici dell'agire sociale. Un Potere sottile che nutre gli uomini di cultura di massa, diffondendo tiepide sicurezze e sogni di prossimità, fino a renderli materia prima, poltiglia d'umanità ... Consumo compulsivo, dogmatismo etico, mercato della guerra e del voto, sono il Mattatoio». Metafora della crisi dunque, della società nella sua iperbole consumistica, dell'essere umano nella sua parabola disumanizzante, discendente ed eterodiretta. Macelleria sociale che poco ha a che fare con mode new age, animalismi vari e integralismi vegetariani, piuttosto icastica rappresentazione del potere, con i suoi riti, la sua "impersonalità" e la sua fatale serialità. Il paragone col Fassbinder più cupo, quello di Un anno di 13 lune, non è per nulla forzato.
A cura di: Ivo Serafino Fenu
In collaborazione con: Pinacoteca Comunale Carlo Contini
Artisti: Gianluca Vassallo
Inaugurazione mostra: 29 luglio 2013 – ore 19.30
Luogo: Pinacoteca Comunale Carlo Contini – via Sant’Antonio – Oristano
Date: 29 luglio > 7 settembre 2013
Orari: lun > sab 10.30/13.00 – 17.00/20.45