07.08.2016
Domani a Oristano doppio appuntamento all'Hospitalis Sancti Antoni: alle 19 il critico d'arte Ivo Serafino Fenu nella conferenza "Nel segno di Eva. Per una storia dell'arte al femminile"; alle 21.30 la visione del film "Vergine giurata", alla presenza della regista Laura Bispuri e della scenografa Ilaria Sadun.
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Ritorna nella sua casa base a Oristano il Festival Dromos per una serata all'insegna delle arti visive e del cinema. Domani (lunedì 8 agosto), all'Hospitalis Sancti Antoni (in via Sant'Antonio), sono in programma due appuntamenti: il primo, nello spazio dell'Auditorio, con inizio alle 19, è la conferenza "Nel segno di Eva. Per una storia dell'arte al femminile". Il secondo, alle 21.30 nel Chiostro dell'antico ospedale oristanese, è invece la visione del film "Vergine giurata", proposto in collaborazione con il Cineforum Lost in Translation, alla presenza della regista Laura Bispuri e della scenografa Ilaria Sadun.
Collegata al tema dell'edizione del festival in corso – "Il segno di Eva", filo rosso sviluppato nella mostra omonima di Paola Giuseppina Moretti e in quella fotografica di Anna Marceddu (ospitate entrambe alla Pinacoteca Comunale di Oristano fino al 2 ottobre), la conferenza "Nel segno di Eva. Per una storia dell'arte al femminile" propone un percorso di riflessione a cura di Ivo Serafino Fenu: attraverso una suggestiva carrellata di immagini, selezionate e commentate, il critico d'arte e curatore della Pinacoteca Comunale conduce lo spettatore nell'"altra metà dell'arte", dal Paleolitico fino ai giorni nostri, indagando se sia mai esistito uno "specifico femminile" in ambito artistico.
Tratto dal romanzo omonimo di Elvira Dones, il film "Vergine giurata" (2015, 90') racconta del viaggio di una donna in cerca di una faticosa riappropriazione della sua identità di genere rinnegata. Hana/Mark, interpretata da un'intensa Alba Rohrwacher e "congelata" in un'identità divisa tra due generi, è un'albanese che segue il codice arcaico Kanun ed è una vergine giurata: una donna che fa giuramento di eterna verginità, "autorizzata", dinanzi a dodici uomini del villaggio, a diventare un uomo e venire per sempre trattata come tale.
Martedì (9 agosto) Dromos punta i suoi riflettori sulla suggestiva cornice di Tharros, l'area archeologica fenicio-punica nei pressi di Cabras, per il secondo evento del festival nell'ambito di "Musica nella terra dei giganti", la stagione musicale firmata dalla Rete dei Festival (European Jazz Expo, Sardegna Concerti, Rocce Rosse & Blues, Abbabula e, appunto Dromos). Qui, alle 21.30, è di scena Simona Molinari, astro del jazz, della bossa nova e della musica leggera al femminile. La cantante (napoletana di nascita e aquilana d'adozione) si presenta - accompagnata da Gian Piero Lo Piccolo al sax e al clarinetto, Claudio Filippini al pianoforte, Fabrizio Pierleoni al contrabbasso e Fabio Colella alla batteria - con il progetto "Loving Ella", un viaggio narrativo alla scoperta del mondo interiore di quella che fu definita la "First Lady of Song": Ella Fitzgerald. Il biglietto per la serata costa quindici euro.
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