Che poi a me piace tanto, contare il tempo in lune.

Che il diario è bello, ma il lunario, ragazzi, è tutta un’altra meraviglia. Asseconda la marea, il lunario, si adatta al ritmo rosso e vitale della generazione. Che non c’è astro più adatto della Luna all’atto di creazione; nessun astro più votato all’imprevedibilità e alla disubbidienza.

Selene, luminosa dea delle donne, musa delle poete che mi piace ascoltare, che mi piace dire e cantare, mi guiderà in un racconto di dodici donne disubbidienti, una per ogni luna dell’anno. Dodici ritratti di donne (scrittrici, poetesse, artiste) che hanno lasciato il loro segno indelebile nel mondo, rendendolo più bello, e più vero. Dodici ritratti, scritti e detti prima di ogni spettacolo. Per raccontare (accennare alcuni tratti di un racconto possibile) la luce inconfondibile della Luna femminile.

Lunatico, mi dicono, quando cambio umore: pazienza.

Cambiare è l’altra faccia della disubbidienza.

Scritto e detto da Alessandro Melis
ogni giorno del festival, prima dello spettacolo

Per molto tempo l’atto dello scrivere è stato, per le donne, un orgoglio di disubbidienza: rare voci, aurate del privilegio dell’eccezione, bisbigliano versi e giocano con le parole in un mondo – quello della letteratura – secolarmente maschile. Non si può raccontarlo per intero, questo basso continuo che intreccia la letteratura delle donne dentro un’anatomia dell’ostinazione, ma si può provare ad evocarlo. “Disubbidienti” sarà dunque  una successione di “stanze” in cui entrare, per qualche attimo, costruendo la possibilità di un incontro con grandi donne maestre della parola. Ogni stanza un ritmo, un suono, un colloquio. Una declinazione della scelta, del desiderio, della libertà.
Alessandro Melis

Data: 02 agosto 2016
Luogo: Parco di San Lorenzo, Bauladu (OR)
Orario: ore 21.30
Costo: 5 euro + d.p.

Artiste:
Elena Ledda
Simonetta Soro
Chiara Murru

Musiche:
Arrogalla
Mauro Palmas

Scelta dei testi e drammaturgia:
Alessandro Melis