DromosFestival

Lunario della disubbidienza

di Alessandro Melis

Che poi a me piace tanto, contare il tempo in lune.

Che il diario è bello, ma il lunario, ragazzi, è tutta un’altra meraviglia. Asseconda la marea, il lunario, si adatta al ritmo rosso e vitale della generazione. Che non c’è astro più adatto della Luna all’atto di creazione; nessun astro più votato all’imprevedibilità e alla disubbidienza.

Selene, luminosa dea delle donne, musa delle poete che mi piace ascoltare, che mi piace dire e cantare, mi guiderà in un racconto di dodici donne disubbidienti, una per ogni luna dell’anno. Dodici ritratti di donne (scrittrici, poetesse, artiste) che hanno lasciato il loro segno indelebile nel mondo, rendendolo più bello, e più vero. Dodici ritratti, scritti e detti prima di ogni spettacolo. Per raccontare (accennare alcuni tratti di un racconto possibile) la luce inconfondibile della Luna femminile.

Lunatico, mi dicono, quando cambio umore: pazienza.

Cambiare è l’altra faccia della disubbidienza.

Prologo

Dove si racconta di come, al termine di una serata alcolica, l’autore non riconosca più la propria stanza, trasformata in un gigantesco circo. E di come, senza logica apparente, nel circo avvenga l’incontro con l’Acrobata, angelo della vertigine.
02/08/2016

Canto primo

Dove si narra di come, appena cominciata la salita, i viaggiatori siano costretti a fermarsi per l’improvviso irrompere del buio. E di come in una piccola stanza qualsiasi la poeta polacca Wislawa Szymborska, insegni a inventare la luce dentro il buio.
03/08/2016

Canto secondo

Dove si narra di come, lungo la salita, i due viaggiatori siano abbagliati, costretti a chiudere gli occhi e a fermarsi. E di come in quell’immenso biancore la mistica olandese Etty Hillesum racconti la sua disubbidienza all’orrore.
04/08/2016

CANTO TERZO

Dove si narra di come, lungo la salita al trapezio, il circo sia sommerso nell’acqua. E di come tra le alghe si faccia strada la poeta argentina Alfonsina Storni, disubbidiente nel mare.
05/08/2016

CANTO QUARTO

Di come la salita sia impedita da un fitto intrico di rami. E di come tra gli alberi la scrittrice inglese Virginia Woolf racconti la disubbidienza del cominciare i sentieri.
06/08/2016

CANTO QUINTO

Dove si racconta di come un potente incendio attraversi il circo, e poi i due viaggiatori si ritrovino dentro un antro immenso. E di come, nell’oscurità della grotta, la scrittrice danese Karen Blixen racconti la sua disubbidienza al futuro.
07/08/2016

CANTO SESTO

Dove si racconta di come, lungo la salita, la scala si introduca dentro un angusto tunnel di legno, che conduce al teatro anatomico. E di come, nella cavea del teatro, la pittrice messicana Frida Khalo racconti la disubbidienza al dolore.
08/08/2016

CANTO SETTIMO

Di come, lungo la salita, ogni cosa venga devastata da una pioggia di pietre. E di come poi, tra le colossali rovine, la poeta Sylvia Plath racconti la disubbidienza al senso della misura.
09/08/2016

CANTO OTTAVO

Di come, lungo la salita, i due viaggiatori facciano naufragio. E di come, sull’isola deserta, la scrittrice italiana Anna Maria Ortese insegni la disubbidienza dell’esilio.
10/08/2016

CANTO NONO

Dove si narra di come, proseguendo la salita, i viaggiatori siano avvolti da un immenso sciame di falene. E di come poi, tra gli scaffali dell’archivio, la fotografa americana Diane Arbus racconti la disubbidienza alla norma.
11/08/2016

INTERMEZZO

Di come, lungo la salita, i due viaggiatori si fermino a riposare su una piattaforma che sembra un giardino. E di come, nel giardino, non avvenga nessun incontro, e non si trovi nessuna risposta.
12/08/2016

CANTO DECIMO

Dove si narra di come, salendo ancora, i due viaggiatori si trovino dentro la grande tipografia. E di come, tra libri illeggibili, la scrittrice ungherese Agota Kristòf insegni a disubbidire alla lingua, per dire la verità.
13/08/2016

CANTO UNDICESIMO

Dove si narra di come, proseguendo nella salita, i due viaggiatori si ritrovino a camminare dentro il museo. E di come, tra le opere d’arte, la scrittrice francese Marguerite Yourcenar racconti la disubbidienza alla morte.
14/08/2016

CAPITOLO DODICESIMO

Dove si narra di come, a pochi gradini dalla cima, i due viaggiatori siano investiti da una feroce bufera. E di come nell’aria tornata calma avvenga l’incontro con la poeta Elizabeth Bishop, che insegna l’amore disubbidiente.
15/08/2016

EPILOGO

Dove si narra di come, giunti in cima alla scala, i due viaggiatori devono separarsi. E di come, infine, si sveli uno dei possibili segreti della disubbidienza.
15/08/2016

Condividi su: