Tra le tante novità della XXI edizione del Dromosfestival, una riguarda l’introduzione di ogni concerto, per anni affidata alla penna sensibile e alla voce calda di Alessandro Melis coi suoi Dromodiari, alla cantante e compositrice Marta Loddo. Auspice il tema e alla luce della Luna, che quest’anno veglierà e ispirerà le serate di Dromos, ogni concerto sarà introdotto dalla voce magica e ipnotica di Maria Callas sulle note della Casta Diva belliniana. Su questo tessuto sonoro si inserirà l’intervento manipolativo della Loddo, con la sua loopstation e i suoi effetti, per realizzare quell’unione tra improvvisazione rock e musica elettronica. In contrappunto la sua voce interpreterà i versi più belli che, nei secoli, i poeti hanno dedicato alla Luna. Del resto Marta Loddo ci ha abituati a queste spericolate contaminazioni che da sempre percorrono spazi nei quali la sua voce ama moltiplicarsi, ripetersi, rincorrersi fino a sfinirsi.