Folle è l’uomo che parla alla luna. Stolto chi non le presta ascolto.
(William Shakespeare)
Parole alla luna apre, per la prima volta, un luogo magico come le rovine di Tharros, illuminate dai raggi lunari, al teatro, con calendario in linea col tema portante del festival Dromos dedicato, appunto, alla Casta Diva. Saranno, allora, le parole tragiche, lontane e archetipe della Medea di Euripide recitate dagli studenti del Liceo De Castro. Quelle irriverenti, in bilico tra amore e ironia, di Daniele Monachella in Era l’Allodola? Saranno le parole scritte da Bepi Vigna nell’opera Dalla Luna ai Menhir della Compagnia teatrale Il Crogiuolo, con la parola che ci conduce in un breve viaggio all’inizio della storia, per raccontare la più grande rivoluzione del periodo Neolitico: l’invenzione del linguaggio e quindi del narrare. Tra ruderi, luna e mare, sarà bello naufragare in tante parole.
Per il terzo anno consecutivo il gruppo teatrale del Liceo Classico “De Castro” di Oristano, guidato dal regista Matteo Loglisci, è stato selezionato, unico in Sardegna, dall’Istituto Nazionale del Dramma Antico per partecipare al Festival del Teatro Classico dei Giovani di Palazzolo Acreide. La manifestazione, giunta alla sua venticinquesima edizione, si svolge ogni anno nella cittadina in provincia di Siracusa, contemporaneamente alla stagione del teatro Classico di Siracusa. Gli studenti che quest’anno hanno partecipato all’evento, 12 in tutto, hanno preparato ancora una volta una tragedia greca: Medea di Euripide, nella traduzione di Maria Grazia Atzeni e Gianluca Pietro Raffaele Arca. La donna della Colchide, sedotta e abbandonata, che per vendicarsi uccide i figli, è interpretata da Sara Abis, affiancata da Mattia Capotosto (Giasone), Agata Casula (nutrice), Ludovica Maccioni (pedagogo/Egeo), Vittoria Vacca (pedagogo), Sebastiano Corona (Creonte), Elisabetta Pippia (nunzio), Gioia Muroni (Glauce), Anna Murgia, Michela Fadda, Giorgia Mandras, Ruben Contini (coro). La tragedia è stata rappresentata già il 25 maggio, nell’antico teatro greco di Akrai a Palazzolo Acreide, il 1° giugno al Liceo Classico di Oristano e ora approda, nella rassegna Parole alla Luna, nelle antiche rovine della città di Tharros. Parole, quelle di Medea, tragiche, lontane e archetipe, eppure modernissime che, alla luce della luna, suoneranno ancora più crudeli e fatali.
Data: 19 luglio 2019
Luogo: Area archeologica di Tharros - loc. San Giovanni di Sinis - marina di Cabras (OR)
Orario: ore 21.30
Costo: ingresso libero
a cura del gruppo teatrale del Liceo Classico “De Castro” di Oristano
Tratto dalla Medea di Euripide
Regia e allestimento scenico: Matteo Loglisci
Traduzione: Maria Grazia Atzeni, Gianluca Pietro Raffaele Arca
Attori:
Sara Abis - Medea
Mattia Capotosto - Giasone
Agata Casula - nutrice
Ludovica Maccioni - pedagogo/Egeo
Vittoria Vacca - pedagogo
Sebastiano Corona - Creonte
Elisabetta Pippia - nunzio
Gioia Muroni - Glauce
Anna Murgia, Michela Fadda, Giorgia Mandras, Ruben Contini - coro