Alice Nel Paese delle Meraviglie
Mogoro 2 Agosto 2020
Alice era una bambina assennata,
Era però anche curiosa e golosa, come sono tutti i bambini.
Del resto, quanti di noi sarebbero riusciti a resistere alla tentazione di seguire, per vedere dove andava, un coniglio bianco che cammina sulle zampe anteriori con un grande orologio infilato nella tasca del panciotto con cui era vestito, che ripeteva ossessivamente “ È tardi! È tardi!”?
Per questo ho scelto di iniziare il mio viaggio tra le Tentazioni con un passo tratto dal capolavoro di Lewis Carroll.
[…]
rendendosi conto che star lì presso la porticina non serviva a nulla, la richiuse e tornò al tavolino, sperando di trovarvi una soluzione al suo problema.[...]
vi trovò invece una bottiglietta che poco prima non c'era (di ciò era sicurissima), la quale aveva appeso al collo un cartellino con la scritta BEVIMI in caratteri grandi e nitidi.
Si fa presto a dire “Bevimi”:
Alice era una bambina assennata e prima di bere voleva vederci chiaro in quella storia.
“Bisogna guardare bene che non ci sia scritto VELENO da qualche parte”, si disse.
Aveva letto e sentito raccontare di molte bambine che si erano bruciate o erano state divorate dalle belve o avevano incontrato qualche altra sorte altrettanto spaventosa, solo perché avevano trascurato di seguire i saggi consigli degli adulti: se si tocca la fiamma o un ferro incandescente ci si scotta, se non si sta attenti nel maneggiare oggetti taglienti ci si ferisce e, come Alice non aveva dimenticato, se si beve il contenuto di una bottiglia che porta la scritta “veleno”, ben presto si sconterò in un modo terribile l'imprudenza commessa.
Ma sulla bottiglietta trovata sul tavolino la parola veleno non c'era, quindi Alice la stappò, fiutò il contenuto, l'assaggiò e , appurando che era di sapore molto gradevole (un insieme di crostata di ciliegie, crema, ananasso, tacchino arrosto, caramello e biscotti al burro) lo bevve tutto.
Illustrazione: Alice, Marjorie Torrey, 1955