Il serpente che danza
San Giovanni di Sinis 9 Agosto 2020
Non potevo che concludere il mio viaggio con una poesia di Baudelaire: ogni immagine, ogni parola, ogni verso è un riferimento a qualunque tipo di tentazione. La donna come un serpente, animale tentatore per antonomasia, seducente, è la protagonista dei versi carichi di sensualità e erotismo di Baudelaire.
Il serpente che danza – Charles Baudelaire
Quanto mi piace, cara indolente,
del tuo corpo splendido
veder, come stoffa ondeggiante,
brillar l’epidermide!
Sopra la tua chioma profonda,
pregna d’acri profumi,
mare d’odore forte e vagabondo,
flutti cerulei e bruni,
come una nave che si ridesta
al vento del mattino
sognante l’anima s’appresta
per un cielo lontano.
Dai tuoi occhi nulla traspare
né di dolce né d’amaro,
algide gioie ove son mischiati
il ferro e l’oro.
E nel vederti andare in cadenza,
splendida d’abbandono,
mi sembri un serpente che danza
in alto a un bastone.
Sotto il peso della tua pigrizia
la tua testa d’infante
languida dondola, con pari grazia
d’un giovane elefante,
il tuo corpo si piega e si tende
come naviglio esile
che fila inclinato rituffando
nell’acqua l’albero.
Come fonte gonfia per l’alimento
di ghiacciai mugghianti
se la saliva in bocca ti rimonta
fino all’orlo dei denti,
mi sembra di bere un vino boemo,
amaro e vincitore,
liquido cielo che mi sparge seme
di stelle nel cuore.