Il melting pot mediterraneo e l’esperanto dei suoni: matrici comuni, sincretismi, lingue, dialetti, strumenti, affinità, diversità e scambi di una “piattaforma” millenaria.
Mare Nostrum, Lago delle culture, Cuore liquido: Il mediterraneo ha trovato etichettature poetiche e sociologiche, politiche e storiche. Un mare che bagna le frontiere costiere di tre continenti ed è da sempre anche un florilegio di transiti culturali ed estetici, dunque anche di musiche, melodie, canzoni, nenie...
Il Mediterraneo dei suoni, formazione storica complessa e densa come quella socio-politica, si presenta anche in questo senso come un’”unità nella differenza” in cui l’eterogeneo si bagna di vasocomunicanze…Sono questi i tracciati affrontati nel percorso di questa conferenza che segue il filone aurifero di questi contatti (e contrasti) risolti in musica attraverso e per conto di una serie di affinità storiche (le città stato, la pirateria, i flussi migratori), religiose (i tre grandi credo monoteistici), musicali (il melisma vocale, la predilezione per i cordofoni, il canone responsoriale, la pratica coreutica). Una riflessione inframezzata a vari estratti d’ascolto che esemplificano un lungo percorso di sincretismi sonori (dai moduli più atavici alle ricette ibride dei nostri giorni) e che persegue anche una ricca teoria di “tentazioni” (nell’accento lasco e agglomerante che gli ha dato il Festival Dromos: nel Mediterraneo c’è innanzitutto la tentazione mitologica delle sirene (un canto che parafrasa ogni melopea prodotta in questo mare e ne sublima il vezzo incantatorio), quella storica dell’imperialismo (dai romani agli ottomani), oltre alla più attuale tentazione della “chiusura dei mari” (una forma di “restanza assolutistica”).
Data: 03 agosto 2020
Luogo: Giardino Antiquarium Arborense, Oristano
Orario: ore 21.30
Performance: Le tentazioni di mumucs
Conferenza spettacolo: Il Mediterraneo Plurale di Valerio Corzani
Costo: 5 euro (posti limitati - prenotazione al 0783 791262)
In collaborazione con Fondazione Oristano