Fotoreporter dall’inizio degli anni 80, Éric Bouvet ha coperto senza tregua l’attualità sociale e politica e i conflitti più drammatici del nostro tempo. Dopo trent’anni passati a fotografare la guerra, con dei rischi fisici e psicologici costanti, accumulando perdite e ferite, Éric Bouvet, come Rodger, ha risentito l’urgenza di conoscere altre realtà, d’incontrare e di fotografare «delle persone felici». I raduni della Rainbow family gli sono apparsi «la sua Africa», l’opportunità di fotografare altrove e in altro modo, allontanandosi dal lato oscuro del mondo alla ricerca di comunità capaci di vivere in pace e in armonia. Creato nel 1972 negli Stati Uniti, il movimento Rainbow family ha continuato da allora a crescere e a rinnovarsi in una serie di incontri annuali nazionali e internazionali. Obbiettivo: ricreare insieme un universo senza violenza, libero da strutture e rapporti di potere, senza obblighi né divieti, basato sul consenso, la condivisione e il rispetto dell'altro e della natura. Lontano dalla città la comunità rifiuta la società dei consumi e propone modi e ritmi alternativi. Senza barriere di religione o di classe sociale, la Famiglia arcobaleno si compone di persone venute dai paesi e dagli orizzonti più svariati: studenti, artigiani, attori, responsabili di società, cuochi, biologi. Una sorta di nuovi hippies «radicali» che per un periodo più o meno lungo, o come scelta definitiva di vita, abbandonano il proprio quotidiano per seguire la carovana, da un raduno all’altro, mettendo in pratica ideali comuni. In pochi giorni Bouvet scopre una dimensione parallela e una reale serenità interiore. Per realizzare i ritratti dei membri della Rainbow family, sormontando la reticenza a farsi fotografare e l’allergia ai mass media, Bouvet ha deciso di lavorare, un po’ all’antica maniera, in gran formato e con dei film istantanei che permettono di restituire un’immagine immediata oltre ad ottenere un effetto simile alle tonalità visive degli anni 70. La bellezza dei paesaggi e della natura incontaminata, la serenità dei volti, il contesto idilliaco, accentuati dal linguaggio visivo scelto da Eric Bouvet, creano un‘impressione di spaesamento e d’incanto assoluto. Immagini di un nuovo genere, le cool-fiction, o piuttosto immagini da paradiso terrestre, una selezione è presentata per la prima volta in Italia, nell’ambito e in perfetta sintonia, con questa edizione del festival Dromos dal titolo I Giardini dell’Eden.
Laura Serani
A cura di: Laura Serani
Prodotta in collaborazione con: Pinacoteca Comunale Carlo Contini
Artista: Éric Bouvet
Inaugurazione mostra: 31 luglio 2014 - ore 19.30
Luogo: Pinacoteca Comunale Carlo Contini – via Sant’Antonio – Oristano
Date: 31 luglio > 06 settembre 2014
Orari: lun > sab 10.00/13.00 – 17.00/20.30