L’ampio slargo stradale creatosi con la confluenza di via Genova, via Tuveri, via Colombo, via Gallura e via Tirso si caratterizza, al centro, per la presenza dell’austero e imponente portale di Don Peppi, estrema testimonianza della presenza di un secolare uliveto con annessa villa padronale. Le linee semplici, il fornice slanciato e l’accurata lavorazione dei conci in bionda arenaria del Sinis conferiscono monumentalità al portale, uno dei meglio conservati tra i tanti eretti tra la II metà del XVII secolo e la fine del XIX, prevalentemente a nord-ovest di Oristano. Furono i Gesuiti, allo scadere del ‘600, a incentivare la coltivazione dell’ulivo. I portali, grandiosi e ridondanti, erano segno di potere, puro e semplice attestato di proprietà, di certo vincolo più simbolico che reale per l’assenza di veri muri di perimetrazione. In prossimità del portale sorge anche la prestigiosa Azienda Vinicola Attilio Contini, fondata nel 1898, dal capostipite Salvatore Contini, un vero e proprio pioniere della produzione vinicola che per primo intuì l’importanza di esportare oltremare i prodotti del territorio di Cabras.