Il piccolo borgo di Nughedu Santa Vittoria, è adagiato su un costone roccioso di origine vulcanica al margine nord orientale del Barigadu e sorge a ridosso del monte Santa Vittoria. Il toponimo del paese ha origine dalla combinazione di due nomi ben distinti. Il primo è nughe, noce, ad indicare che la zona in passato era ricca di noceti, il secondo deriva dal nome del monte che domina il paese. Diverse sono le testimonianze che documentano un importante passato nella zona. Numerose le tombe di giganti presenti risalenti al periodo neolitico, tra tutte quelle di Arzolas de Goi, che sono scavate nel declivio di una collina trachitica e presentano cinque ipogei. Tutto il territorio presenta una continuità di frequentazione anche in epoca nuragica con diversi nuraghi. Durante l'epoca medievale il paese fece parte della diocesi di Santa Giusta e fu compreso nel Giudicato d'Arborea. Fino al 1462 appartenne alla casata dei Dejana e poi a quella dei Silva Conti di Monte Santu fino al XVIII secolo. Comune autonomo dal 1947 conta circa cinquecento abitanti. Di particolare pregio dentro il centro abitato la chiesa seicentesca di San Giacomo che sorge su un'ampia piazza.