La chiesa e il convento di San Domenico furono edificati nel 1634 per opera del nobile oristanese Don Baldassarre Paderi. L’intero complesso ospitò i frati domenicani che già officiavano il culto nel complesso del San Martino, posto fuori dalle mura cittadine. In seguito alla soppressione degli ordini religiosi, i domenicani dovettero lasciare il convento nel 1832, mentre la chiesa è ancora retta dal delegato ecclesiastico dell’Arciconfraternita del Santissimo Nome di Gesù. In seguito, esso ospitò i Preposti alle gabelle e, a partire dal 1924, divenne sede della Caserma delle Guardie di Finanza. Attualmente di proprietà della Curia e in concessione all’Azione Cattolica Diocesana, costituisce un Auditorium per piccoli congressi, conferenze e concerti musicali. L’edificio fu costruito a navata unica con alto prospetto timpanato e, tra gli antichi monumenti religiosi cittadini, rappresenta la chiesa più grande e spaziosa dopo la cattedrale. L'altare maggiore e il pulpito sono in stile gotico arricchito con deliziose decorazioni. L’interno presentava due cappellette, una dedicata a San Vincenzo e l'altra al Santissimo Nome di Gesù.