DromosFestival

Identity Bodies

Dell’ostensione del corpo l’arte contemporanea ha fatto vangelo. Almeno per una parte significativa e in certi momenti dominante, il corpo è stato e continua ad essere un luogo privilegiato, il Sancta Sanctorum del conflitto e del controllo sociale. Corpo divenuto – e non poteva essere altrimenti, viste le implicazioni di natura politica e sociale –, uno dei temi più scottanti, più controversi, e necessariamente più dibattuti: segno per antonomasia, logo e luogo per eccellenza, sacrario di identità schizoidi e ricomponibili, ora da obliterare talaltra da scoprire, delle identità plurime, intercambiabili e indefinibili, ambigue e sfuggenti in rapporto alle distinzioni e alle gerarchie. Corpo a cui, nel mondo contemporaneo, continuamente viene chiesto di assoggettarsi alle mode, aggiornarsi e riciclarsi. Corpo su cui la malattia, le prevaricazioni, il dolore, le nevrosi, le regole, le trasgressioni e i divieti hanno lasciato le loro impronte, fatto non più di carne e sangue, ossa e nervi, ma strutturato in quello che Foucault definisce «carnaio di segni».

info

A cura di: Chiara Schirru e Ivo Serafino Fenu
In collaborazione con: AskosArte
Artisti: Angelo Cricchi, Davide Curreli, Daria Endresen, Juha Arvid Helminem, Daniela e Francesca Manca, Moju Manuli, Tonino Mattu, Michele Mereu, Pietrolio, Egle Picozzi, Alessandra Sayed, Pietro Sedda

Inaugurazione mostra: 31 luglio 2017 - ore 20.00
Luogo: Hotel Mistral 2 – via XX settembre, 34 – Oristano
Date:  31 luglio > 01 ottobre 2017
Orari: aperta 24 ore su 24
Costo: ingresso libero

Condividi su: