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Oristano - Centro per l'Autonomia

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Dal libro dei conti del monastero, il Condaxi Cabrevadu, steso tra il 1415 e il 1550, si evince che fino alla prima metà del 1500 esso fu abitato da monache benedettine, che possedevano un consistente patrimonio immobiliare. Con la bolla Sacrae religionis sinceritas del 12 aprile 1568, il Papa Pio V concesse ai domenicani la facoltà di erigere in Sardegna conventi dell'Ordine, accettando l'anno successivo la fondazione del convento in Oristano. Nel 1570 furono quindi istituite scuole con lezioni di lettere, filosofia e teologia. Il convento domenicano di Oristano fu soppresso nel 1832 e occupato nello stesso anno dall'ordine degli Ospedalieri che, lasciando il vecchio ospedale cittadino di Sant’Antonio Abate, chiamarono il nuovo con la denominazione di Ospedale di San Martino. Parte della struttura è attualmente occupata da servizi di assistenza sanitaria ed è contigua alla chiesa di San Martino, di origine medievale come indicano gli stemmi giudicali con i pali d'Aragona affiancati all'albero deradicato d'Arborea scolpiti in un capitello. Il 29 marzo 1410 l'edificio sacro accolse la stesura del Trattato della Pace di San Martino che decretò di fatto la fine del giudicato d’Arborea.

 
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